trasformiamo il legno
...
in emozioni
Tranciati in legno naturale,
abilmente trasformati per rendere unico ogni arredo
I tranciati o piallacci di legno sono adoperati per ricoprire un pannello di legno poco pregiato, al fine di conferire al legno rivestito una parvenza di prodotto di maggiore qualità. Questa specifica lavorazione è detta impiallacciatura. Proprio in virtù del loro impiego in tale lavorazione i tranciati sono altresì noti anche con la denominazione di piallacci.
L’IMPIALLACCIATURA È UNA LAVORAZIONE RICCA DI STORIA E TRADIZIONE
Si narra che la pratica di rivestire dei mobili in massello poco pregiato con uno strato di legname ben più nobile, Il piallaccio appunto, sia stata introdotta per la prima volta dai grandi maestri artigiani del rinascimento.
Le lastre di tranciato adoperate a tal fine avevano uno spessore variabile tra i 4 ed i 6 millimetri, e venivano incollate direttamente sulla superficie esterna del mobile per infondergli bellezza, accrescendone così la valenza estetica. All’inizio del secolo scorso, complice la rivoluzione industriale e l’avvento delle macchine, inizia a ridursi drasticamente lo spessore dei piallacci di legno, fino a raggiungere addirittura pochi decimi di millimetro.
LA TECNICA DELLA TARSIA
Nell’Ottocento, gli ebanisti più abili e talentuosi riuscivano ad ottenere veri e propri disegni sulla superficie dei piallacci di legno, partendo dalle originarie venature del tronco madre. Tale tecnica prese il nome di tarsia e, sebbene con minore diffusione, continua ad essere praticata anche ai giorni nostri.
Ciò che è mutato però sono le tecniche d’esecuzione: non più a mano libera (salvo rarissime eccezioni), ma si realizza adoperando apposite macchine da taglio, le più evolute delle quali sfruttano la tecnologia laser; per dare maggior enfasi al disegno finale, invece, si tende ad accostare tra loro tranciati di colore differente.
PROCESSO DI IMPIALLACCIATURA
Per incollare il tranciato, durante il processo di impiallacciatura, si tende a privilegiare l’utilizzo di colla ureica a basso contenuto di formaldeide. Tale collante, è il frutto della reazione tra urea e formaldeide, ha il pregio di essere una resina termoindurente.
Tradotto in termini pratici, questo significa una più pratica duttilità alla lavorazione del pannello. Subito dopo l’impiallacciatura, sarà possibile verniciarlo o levigarlo, senza che il collante lo rammollisca. Inoltre, la resina indurita conferisce una considerevole impermeabilità al legno impiallacciato.
SOSTENIBILITÀ E IMPATTO AMBIENTALE
Un ultimo requisito fondamentale, tutt’altro che di secondo piano, è quello legato alla sostenibilità e all’impatto ambientale dei tranciati. Solitamente, l’immaginario collettivo è portato a identificare la produzione del legno come un qualcosa di totalmente antitetico col concetto di ecologia. Tuttavia proprio la tranciatura è una tecnica a ridotto impatto ambientale; questo perché le principali aziende che praticano tale lavorazione adoperano esclusivamente legni provenienti da foreste certificate. Si tratta di territori naturali soggetti a rigidi controlli, in virtù dei quali all’abbattimento di un albero corrisponde una corretta gestione, al fine di garantire il rinnovo continuo delle aree verdi. Una più che valida motivazione in più, per scegliere di fidarsi di tranciati e piallacci.
nata nel
millenovecentottanta
sotto la guida esperta di Luciano Carli, Il Tranciato, si afferma come una delle aziende leader nel settore dell’impiallacciatura
tranciati legni di varie essenze
Tranciati di legni pregiati, lavorati con cura e maestria, per valorizzare colori e venature che solo il vero legno sa creare. Il legno un materiale vivo, l’elemento naturale più imitato ma mai eguagliato.
PARLIAMO DEL TRANCIATO
Il tranciato di legno consiste in fogli di tale materiale, lavorati con una specifica tecnica detta appunto tranciatura, al fine di ottenere delle lamine sottilissime, dell’ordine di pochi decimi di millimetro.
I tranciati si ricavano dal taglio orizzontale dei tronchi secondo la loro lunghezza, e trovano impiego principalmente nella realizzazione di pannelli e altri supporti lamellari, adoperati nella produzione di mobili, complementi di arredo e altri oggetti finiti. Vengono definiti tranciati di legno, dei fogli sottili (da 0,3 a 3 mm). I tranciati devono essere applicati a supporti di materiali meno nobili tipo come truciolare, mdf, listellare, tamburato, ecc. , per produrre componenti per la fabbricazione di mobili o arredi che abbiano un aspetto simile al massello, ma con minori costi un ottima qualità.
I MOLTEPLICI VANTAGGI
I tranciati di legno, vengono erroneamente considerati derivati poco nobili del legno e low cost; ma, a fronte di costi contenuti e abbordabili.
Pannelli e altri supporti lamellari, adoperati nella produzione di mobili, complementi di arredo e altri oggetti finiti. Vengono definiti tranciati di legno, dei fogli sottili (da 0,3 a 3 mm). I tranciati devono essere applicati a supporti di materiali meno nobili tipo come truciolare, mdf, listellare, tamburato, ecc. , per produrre componenti per la fabbricazione di mobili o arredi che abbiano un aspetto simile al massello, ma con minori costi un ottima qualità.
TRANCIATURA, ESSICAZIONE, STIRATURA, IMPIALLACCIATURA
Dopo la tranciatura il legno viene essiccato in specifici essiccatoi meccanici, che lavorando a determinate temperature riescono ad asciugare il legno in pochissimi minuti.
L’essiccazione, unitamente alla successiva operazione di stiratura, ha lo scopo di eliminare le parti nervose del legno, rendendo lisci e levigati i tranciati. La fase di accoppiamento tra i pannelli di supporto e i figli di tranciato è detta impiallacciatura, generalmente viene eseguita con presse a caldo e l’uso di collanti vinilici o ureici.